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09/06/2013 08:54:52
Lo spazio che si dovrebbe concedere agli altri
Doriana Metollari
HermesNews - Ognuno di noi concede dello spazio agli altri e lo ottiene in cambio. Un limite che ognuno decide dove e quando tirare o lasciar scorrere. Intendo le energie.
Quello che mi impressiona maggiormente nella comunicazione delle persone, č la poca tolleranza che mostrano nel ricevere o dare un informazione.
Sono pił impegnati ad essere ascoltati, pił che ascoltare gli altri.Ovviamente questa č una sorta di liberazione per chi parla, ma non lo č per niente per chi riceve linformazione, poiché si sente bombardato da parole e sospeso per la gran quantitą di informazione ricevuta, senza sviluppare lidea della tolleranza, ma solo dellimposizione di esso/essa.
Il risultato di una tale conversazione, cioč quando due persone parlano ciascuno nella propria direzione, senza concentrarsi sulle ragioni dellaltro, č solo uno. Nessuno ... Nessun risultato intendo.
Il secondo caso, quando uno parla e latro ascolta, č completamente diverso. Unilaterale, non produttivo per la qualitą della conversazione.
Il terzo caso, invece, quando gli interlocutori sono impegnati a parlare in sintonia luno con laltro, argomentando le proprie ragioni e cercando di comprendere quelle dellaltro, in quel caso io la chiamo civiltą.
Gią, segno di emancipazione, tolleranza e fiducia nellaltro. Aprire strada al proprio interlocutore, dal punto di visto psicologico ed essere pronti a mettersi nei suoi panni, giova innanzi tutto a se stessi. Apre lorizzonte verso se stessi, verso il mondo, le persone e la carriera, se ne stai seguendo una, ma questo secondo me č valido in ogni caso.
Ma senza fuoriuscire dallidea dello spazio che si dovrebbe concedere agli altri.
Ponete un limite ad ogni cosa.
Ascoltate gli altri, ma č la logica quella che vi porta a porre un limite. Quando bisogna dire di sģ o di no, quando bisogna prendere del tempo, quando bisogna rivolgersi a qualcuno che sembra interferire ingiustamente nella vostra vita privata, intima, ecc., ecc.
Quindi, cč sempre una spazio da difendere. Consideralo tuo, perché lo č. Bisogna rispettarlo e tenerlo stretto. Ci sono casi in cui non bisogna mettere la parola tolleranza. La sua occupazione conduce pił o meno ad un isolamento nei confronti della societą, oppure ad una modifica della vostra personalitą. Intendo in senso negativo. Personalmente lo difendo, ma cercando di capire sempre quando, dove e come bisogna porre il limite.
E voi?